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I vantaggi del passaporto digitale europeo per il settore della moda

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Hai sentito parlare del digital product passport e ti stai chiedendo come (e se) muoverti per implementarlo? Si tratta di un argomento sempre più discusso, soprattutto nel mondo fashion, quindi nel settore della moda e tessile. Cos’è, allora, esattamente il digital product passport, anche conosciuto come passaporto digitale europeo del prodotto in Italia? Scopriamo insieme le caratteristiche, la normativa e le potenzialità del digital product passport e capiamo perché la blockchain potrebbe essere la soluzione ideale in questo contesto. 

Continua a leggere per approfondire:

  • Che cos’è il Digital Product Passport
  • Quali sono le sue potenzialità
  • Quando entrerà in vigore
  • Perché è così importante per l’industria della moda
  • A quale strumento tecnologico rivolgersi per la sua implementazione

Che cos’è il Digital Product Passport e quando entrerà in vigore

Il digital product passport, il passaporto digitale europeo, è lo strumento individuato dalla Commissione Europea per raccogliere tutte le informazioni legate al ciclo di vita di un determinato prodotto. Tra i dettagli che verranno tracciati segnaliamo: 

  • il Paese di provenienza del prodotto; 
  • le proprietà del prodotto;
  • le materie prime in cui è stato realizzato;
  • i metodi produttivi utilizzati;
  • le eventuali garanzie; 
  • le istruzioni di funzionamento, di riparazione e di smontaggio;

In tutto ciò, il digital product passport sarà caratterizzato da un focus particolare sull’impronta ecologica, la sostenibilità e la riciclabilità del prodotto. Questi dati saranno leggibili tramite la scansione di un QR code o di un codice a barre applicato direttamente sul prodotto: una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’industria, soprattutto quella del fashion e del tessile. 

La proposta di legge, comunque, non è ancora stata ufficialmente depositata, perché si sta cercando di ideare un sistema unificato ed estremamente chiaro per tutti i produttori. Si pensa che la legge potrebbe entrare ufficialmente in vigore entro il 2026 e che, di conseguenza, tutti i prodotti verranno dotati del passaporto digitale entro il 2030.

Nel frattempo, soprattutto se si lavora nel settore della moda, è importante iniziare a capire come muoversi per non farsi trovare impreparati

I vantaggi del passaporto digitale europeo per il settore della moda

Perché un Digital Product Passport per il fashion?

Il settore della moda, come in realtà molti altri ambiti dell’industria, negli ultimi decenni ha contribuito a causare diversi e importanti danni ambientali attraverso pratiche molto inquinanti. Per esempio, è da solo il responsabile del 10% delle emissioni di carbone a livello globale e ci sono stati numerosi casi di aziende che hanno sfruttato i loro lavoratori. Questa situazione crea sfiducia agli occhi dei consumatori, sempre più interessati alle questioni etiche, ma – allo stesso tempo – non permette alle aziende virtuose di emergere

Poiché questo è il risultato di un buco normativo, oggi la Commissione Europea sta provando a colmarlo attraverso una nuova proposta di legge. Al centro delle discussioni la progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili, volta proprio a rimarcare l’importanza della sostenibilità ambientale e della circolarità delle risorse in tutto il processo di produzione. 

È proprio questa legge che, tra le altre cose, introdurrà anche un passaporto digitale europeo nel settore della moda. Il Digital Product Passport aiuterà le aziende a essere più trasparenti e proteggerà il made in Italy, aumentando la fiducia dei consumatori. 

Le potenzialità del passaporto digitale europeo

Il Digital Product Passport è quindi un elemento di novità che presenta moltissime potenzialità in tutti i settori in cui verrà applicato. È uno strumento che garantisce: 

  • la piena tracciabilità del prodotto; 
  • la massima trasparenza su tutta la filiera. 

Questo consente al consumatore di essere maggiormente informato e di compiere così scelte più consapevoli, senza cadere nelle insidie di inganni come il greenwashing. Inoltre, gli fornisce una crescente fiducia nei confronti della catena produttiva.

Allo stesso tempo, anche per le aziende diventa più facile fidelizzare i loro clienti e comprendere le loro scelte, e avranno modo di proteggere il proprio prodotto certificando in modo ufficiale e incontrovertibile che il processo produttivo rispetta gli standard prestabiliti in materia di sostenibilità dalle normative europee.

Il risultato finale, vincente sia per l’ambiente che per i brand e gli utenti finali, è una maggiore sostenibilità dei prodotti.

Un nuovo strumento rivoluzionario

Il digital product passport, insomma, si annuncia rivoluzionario nel mondo dell’industria legata al fashion system. C’è però senz’altro bisogno di un po’ di tempo affinché i brand integrino correttamente tutti i passaggi nei loro flussi di lavoro, con anche investimenti economici e tecnologici per l’adeguamento delle infrastrutture necessarie e la formazione di tutto il personale coinvolto. Importante, da questo punto di vista, sarà la collaborazione tra le aziende al fine di creare delle pratiche condivise e dei protocolli lineari: per questo il passaggio dovrà necessariamente essere graduale. 

Inoltre, uno dei primi punti che ogni azienda si ritroverà ad affrontare riguarda la scelta della migliore tecnologia per essere in linea con la normativa. Tra le opzioni, noi suggeriamo la tecnologia blockchain, che garantisce la massima sicurezza e accessibilità delle informazioni. Anche se molti pensano serva solo per i crypto payment, infatti, la blockchain ha moltissimi campi di applicazione

Perché la blockchain è l’arma vincente per il Digital Product Passport

Il passaporto digitale del prodotto, come abbiamo accennato, sarà fruibile tramite la scansione di un codice a barre o di un QR code. L’accesso sicuro alle informazioni all’interno contenute può essere garantito dalla tecnologia della blockchain. 

La blockchain, infatti, grazie alla sua natura decentralizzata impedisce ogni accesso non autorizzato e rende quasi impossibile la manomissione e la manipolazione dei dati, rendendo così il passaporto digitale uno strumento estremamente attendibile, affidabile e sicuro

L’unica preoccupazione legata all’utilizzo della blockchain riguarda la privacy. Il fatto che tutte le transazioni siano visibili a tutti sulla rete potrebbe essere un problema per quelle aziende che vogliono essere sicure che determinate informazioni arrivino solo al destinatario previsto. Proprio per questo, si stanno implementando anche dei sistemi per proteggere la privacy delle aziende rispetto ad alcuni dati sensibili inseriti nelle blockchain, grazie a specifiche forme di crittografia. Insomma, la blockchain è davvero la tecnologia perfetta per dare vita al perfetto Digital Product Passport nel mondo del fashion. 

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