Acquisti online: quella che qualche anno fa era un’azione di pochi, oggi è invece l’abitudine di molti. Si preferisce acquistare online per svariati motivi, come la reperibilità costante di prodotti a ogni ora del giorno, tutti i giorni (e, come ormai sappiamo bene, anche in situazioni di emergenza sanitaria) e anche per la comodità del servizio, perché gli articoli risultano accessibili senza doversi spostare da casa.
Non stupisce, allora, che aziende o brand grandi e piccoli curino i propri siti aziendali in modo da risultare sempre più competitivi. L’aumento di concorrenza, però, rischia di offuscare la visibilità che tutti cercano sul web. Sapere come promuovere un e-commerce diventa quindi una conoscenza indispensabile: è infatti impossibile che uno store online raggiunga il successo senza un’adeguata promozione.
Un buon sito, ben sviluppato, dalla grafica accattivante e user-friendly è sicuramente un ottimo punto di partenza. Senza pubblicità, però, faticherà a ricevere i primi ordini: esistere sul web, senza che nessuno lo sappia, è infatti del tutto inutile se l’obiettivo è convertire. È qui che si fa utile il digital marketing e i suoi strumenti: in questa breve guida, ti spiegheremo come promuovere un sito e-commerce, punto per punto. Dall’ottimizzazione SEO, agli advertisement su Google e all’utilizzo dei social, non avrai più dubbi su come pubblicizzare un e-commerce di successo: il tuo.
Ottimizzazione SEO ed e-commerce
La Search Engine Optimization (SEO), ovvero l’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca, è una tecnica di digital marketing basilare per promuovere un e-commerce. La SEO consente infatti di posizionare le pagine del tuo e-shop (schede prodotto, pagine di categoria e sottocategoria) tra i risultati di Google in base alle ricerche effettuate dagli utenti. I risultati, però, non sono immediati: è necessario del tempo perché un e-commerce, specie se recente e riconducibile ad un brand poco conosciuto, arrivi a scalare la SERP di Google.
In questi casi è necessario affidarsi a un consulente SEO di fiducia e seguire con precisione le sue indicazioni, tenendo conto che è molto difficile scavalcare i colossi dell’e-commerce, già forti nel posizionamento organico.
I tre ingredienti fondamentali per l’ottimizzazione SEO di un e-commerce sono:
- Keyword research, ovvero la ricerca delle parole chiave navigazionali e transazionali da utilizzare per ottimizzare le schede prodotto e le pagine di categoria.
- Miglioramento della struttura dell’e-commerce, per gestire i contenuti duplicati e gli errori di navigazione.
- Link building, ossia la ricezione di link e menzioni da parte di altri siti di qualità: oltre a costituire un valore in termini di pubblicità, una buona citazione viene letta dai motori di ricerca come positiva.
Sapere come fare SEO per e-commerce è allora fondamentale, soprattutto se si lavora nei settori più competitivi. I settori di nicchia, infatti, cioè quelli a cui basta la semplice presenza online per emergere e vendere, sono estremamente difficili da individuare.
Inoltre, valuta se puntare anche sulle ricerche informative correlate ai tuoi prodotti e al tuo ambito commerciale: in questo caso l’apertura di un blog in cui parlare della tua azienda e del settore in cui operi, costituirà un valore aggiunto per la tua attività. News e articoli dovranno poi risultare utili e funzionali per il tuo target: ricorda che le tipologie di articoli più accattivanti includono i tutorial, le spiegazioni di utilizzo di un prodotto, le risposte alle domande più frequenti e, in generale, i temi in grado di coinvolgere il tuo pubblico di riferimento. Un blog in grado di centrare gli interessi di potenziali acquirenti, oltre a portare traffico, ti aiuterà anche a conquistare la loro fiducia, invogliandoli così ad acquistare con più facilità.
Google ADS per e-commerce
Un altro strumento in grado di promuovere un sito e-commerce e soprattutto fargli raggiungere gli obiettivi di ROAS (return of advertising spend) è la SEA (Search Engine Marketing). La pubblicità a pagamento sui principali motori di ricerca è infatti la tecnica più rapida per generare traffico altamente qualificato e profilato su un sito e-commerce, soprattutto se nato da poco.
Una delle piattaforme più utilizzate in commercio è Google Ads, attraverso il quale gli inserzionisti possono scegliere con quali keywords effettuare offerte personalizzate per posizionare i propri annunci di testo su Google. La piattaforma – che comprende, oltre alla rete di ricerca, anche moltissime altre soluzioni pubblicitarie – si è evoluta nel corso degli anni ed è diventata la soluzione ideale per promuovere gli e-commerce: Google Ads mette oggi a disposizione degli inserzionisti strategie di offerta atte a raggiungere i propri obiettivi pubblicitari, scegliendo tra offerte orientate a massimizzare il volume delle vendite (massimizza per le conversioni), effettuare delle vendite entro un determinato importo (tCPA) o massimizzare il profitto generato da ciascuna vendita (tROAS).
Si tratta di strategie di offerta che si basano sull’infinità dei dati registrati nel corso degli anni da Google, il quale ha sviluppato un efficacissimo strumento pubblicitario basato sull’intelligenza artificiale.
Con il machine learning, Google è infatti in grado di effettuare delle aste in tempo reale tra inserzionisti, mostrando la miglior soluzione pubblicitaria all’utente a seconda del suo comportamento e incrementando o riducendo la visibilità di un determinato annuncio sulla base della probabilità che un utente svolga un’azione su un sito (in caso di e-commerce, ad esempio, l’acquisto).
Email marketing ed e-commerce
L’email marketing, ossia la promozione del proprio e-commerce tramite newsletter e DEM, è una strategia sempre più utilizzata. Sia che si tratti del lancio di uno shop online, sia che si voglia dare attenzione a particolari promozioni o campagne, l’email consente di aprire un canale di comunicazione privilegiata con i propri acquirenti, informandoli su novità, eventi e cultura aziendale, ma anche promuovendo servizi e prodotti che fanno parte dell’offerta presente all’interno dello shop online.
Una buona attività di email marketing aggiorna con costanza chi ha fornito il proprio indirizzo email nella scheda di iscrizione dello shop. Gli altri dati presenti nei campi di iscrizione, come genere, età, città e così via, consentono di profilare l’utenza e segmentare le campagne di email marketing in base alla profilazione, aumentandone l’efficacia.
Le email sono infatti un canale di comunicazione “intimo”, cioè in grado di arrivare a persone che hanno già manifestato interesse per la tua azienda: proprio per questo è allora necessario segmentare il proprio pubblico e comunicare poi a ciascuna fetta in maniera accogliente e in grado di suscitare sentiment positivo, senza puntare tutto su argomenti prettamente commerciali o relativi alla vendita.
E-commerce e social network
Ogni social ha uno scopo, un pubblico, un set di metriche e un linguaggio preciso: per questo è necessario che l’azienda selezioni il canale giusto per raggiungere i propri obiettivi di vendita.
Il social network più diffuso al mondo può essere sfruttato per il tuo business con una serie di accorgimenti. Per esempio, iniziando con la creazione di una pagina aziendale per il tuo brand.
Per quanto riguarda il piano editoriale, cerca di alternare post divulgativi o informativi interessanti per il tuo target a post pubblicitari in cui parli dei tuoi prodotti, continuando a mantenere aggiornati i tuoi seguaci con una pubblicazione regolare. Con la funzione Facebook Shops puoi poi creare una vera e propria vetrina virtuale, personalizzando i prodotti con varie caratteristiche; gli utenti potranno poi decidere se completare l’acquisto sullo store online (a cui vengono rimandati tramite apposito bottone) o direttamente sul social network. Interessante anche la possibilità di taggare i prodotti all’interno dei singoli post pubblicati.
In ultimo, ricordati di gestire la community in modo empatico, instaurando rapporti autentici nei commenti e nei messaggi privati.
Per promuovere un prodotto su instagram ti consigliamo di alternare contenuti generici e che stimolino l’engagement a contenuti promozionali del tuo business.
Trattandosi di un social di immagini, cura tantissimo il feed, scegliendo grafiche belle e accattivanti, in linea con i valori e la missione aziendale. Per quanto riguarda le didascalie, utilizza un linguaggio emozionale e aggiungi sempre alla fine una call to action; scegli poi i tuoi hashtag con cura, alternando quelli più specifici e meno popolari a quelli più generici. Sfrutta gli highlights (storie in evidenza) per creare delle raccolte tematiche sulle categorie prodotto o su determinate promozioni e scontistiche.
Con i Reels, invece, puoi mostrare i tuoi prodotti in brevi clip video con effetti divertenti e di impatto; hai bisogno di più tempo? Con le IGTV non hai limiti: crea un video della lunghezza che preferisci per raccontare i tuoi prodotti, oppure sfrutta la funzionalità Guide per fornire agli utenti suggerimenti e consigli anche in forma di testo.
Il social delle professioni per eccellenza, e ottimo strumento per il settore B2B. Si tratta di un canale meno orientato alla vendita e più improntato allo storytelling, che ti permette di condividere valori, mission, riconoscimenti o la partecipazione a fiere ed eventi di settore, entrando in contatto con un pubblico profilato.
LinkedIn, nel dettaglio, può essere sfruttato seguendo due vie. La prima prevede l’utilizzo del tuo account personale per entrare in contatto con persone che conosci o con le quali hai avuto un rapporto lavorativo o di studio; dopodiché entra in gruppi relativi ai tuoi ambiti d’interesse e al tuo settore di business. A questo punto sii attivo e inizia a condividere storie o esperienze interessanti e di valore, in modo che inizino a girare: otterrai un ritorno d’immagine per te e soprattutto per l’azienda della quale sei portavoce.
La seconda via prevede la creazione di una pagina aziendale dove condividere contenuti educativi, interessanti e, perché no, divertenti, ma anche offerte di lavoro e storytelling aziendale. In questo modo genererai interesse intorno al tuo brand, sia da parte degli utenti che di altri professionisti del settore.
Youtube
Anzitutto, promuovere il tuo e-commerce su Youtube consente di fare leva su contenuti video, di natura estremamente accattivante, che arriveranno a posizionarsi su Google. Per questo, è necessario porre attenzione alla SEO e inserire keyword rilevanti nei titoli del video, e riempire i campi di descrizione includendo link alle schede prodotto e tag interessanti per gli utenti.
I format più vincenti sono di natura educativa, dagli how to alle guide, ai tutorial che forniscono istruzioni su come risolvere un problema, ma anche interviste con esperti o influencer del settore. I video di Youtube possono essere poi condivisi sulle tue altre properties social.
E-commerce e influencer marketing
Da ultimo bisogna ricordare che gli influencer hanno assunto un ruolo sempre più cruciale nel marketing. Oggi un acquirente risulta molto più persuaso da contenuti web e social che non da canali di advertising più tradizionali. Di conseguenza, la parola di un influencer può contribuire in maniera virtuosa alla crescita di un brand, coinvolgendo un pubblico ampio, migliorando la reputazione dell’azienda e, soprattutto, convertire.
Non esistono solo grandi influencer: anche profili medi o i cosiddetti micro-influencer possono dare una spinta a e-commerce di medie o modeste dimensioni. L’influencer marketing presenta numerosi vantaggi, per esempio fa leva sul bisogno delle persone di seguire consigli in forma “umana” da parte di personaggi di fiducia, e gli influencer godono di un seguito affezionato. Inoltre un influencer presenterà il tuo brand e i tuoi prodotti senza ricorrere a tecniche push, percepite come troppo aggressive dal grande pubblico. Un esempio di strategia? Assegnare all’influencer un codice sconto da fornire ai propri followers, oppure coinvolgerlo in campagne di giveway per migliorare la visibilità e l’engagement.
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