Spesso, entrando all’interno di un sito, si apre un popup che invita a ricevere aggiornamenti tramite notifiche push. Si tratta di un sistema di messaggistica istantanea tramite il quale l’utente riceve una comunicazione sul proprio smartphone. Facciamo allora chiarezza su come attivare e come inviare le notifiche push e sul perché possono risultare un’aggiunta molto utile all’interno della propria applicazione.
Come attivare le notifiche push
Ogni smartphone, indipendentemente dal sistema operativo su cui si appoggia, permette di attivare le notifiche push. Per quanto riguarda i dispositivi Android e iOS, le notifiche push possono essere attivate, per esempio:
- per i più popolari social network, come Facebook e Instagram;
- per le piattaforme di messaggistica istantanea, come WhatsApp e Telegram;
- per le applicazioni di gestione delle email, come Gmail;
- per tante altre applicazioni che le prevedono.
In tutti i casi, è sufficiente entrare nel menu delle impostazioni e cercare la voce relativa alle modifiche push, attivandole o disattivandole a seconda delle esigenze. Nel momento in cui, invece, si naviga su internet e si apre un popup relativo all’invio delle notifiche push, non resta che premere sul pulsante “Consenti” per ricevere le comunicazioni desiderate.
Come inviare notifiche push
Proprio perché compaiono direttamente sullo schermo dell’utente finale, le notifiche push possono rappresentare un prezioso alleato nell’ambito delle strategie aziendali. L’utilità delle notifiche push, infatti, si rivela in diverse modalità:
- permettono di fare pubblicità all’azienda in modo semplice e veloce;
- ricordano agli utenti di svolgere azioni, come per esempio aggiornare un’applicazione;
- avvisano della ricezione di un messaggio;
- rappresentano un efficace promemoria;
- consentono di diffondere notizie con rapidità e a un pubblico molto ampio.
Affinché le notifiche push possano effettivamente rivelarsi efficaci devono ricevere le dovute cure e attenzioni. Come si fa per le campagne di e-mail marketing e per qualsiasi altra forma di advertising, nulla dev’essere lasciato al caso; di conseguenza, anche la natura e il contenuto delle notifiche push devono essere studiati in ogni dettaglio.
Le raccomandazioni, se si vuole capire come inviare notifiche push che abbiano veramente successo in termini di web marketing, riguardano principalmente due aspetti:
- la quantità e gli orari di invio delle notifiche push, che, ricordiamolo, sono pensate per rimanere in contatto con gli utenti inviando loro informazioni utili e, pertanto, non devono mai valicare il confine che separa l’aggiornamento regolare dallo spam. Inviando le notifiche push senza strafare, inoltre, l’azienda riuscirà a instaurare con l’utente un dialogo più solido e intimo, evitando però di infastidirlo;
- il contenuto del testo, che deve essere personalizzato ma al punto giusto. Se lo fosse troppo poco, infatti, si rischierebbe di non intercettare il target di pubblico cui ci si rivolge; se lo fosse troppo, si rischierebbe di essere eccessivamente invadenti. I messaggi, inoltre, devono essere brevi, concisi e, naturalmente, corretti anche dal punto di vista sintattico.
La differenza con l’SMS marketing
Ora che abbiamo scoperto cosa sono le notifiche push e come si fa ad attivarle da una parte e a inviarle dall’altra, approfondiamo la differenza che sussiste tra notifiche push e SMS marketing.
Quest’ultima rappresenta senz’altro una delle tecniche di marketing più consolidate dalle aziende. Tuttavia, le notifiche push stanno in molti casi surclassando il classico SMS. I motivi per cui le aziende le preferiscono come strumento di notifica sono molteplici:
- le notifiche push sono meno invasive degli SMS, perché possono essere inviate senza che l’utente debba necessariamente interrompere le proprie attività. E, in ogni caso, possono essere attivate e disattivate in qualsiasi momento, anche per periodi di tempo limitato;
- le notifiche push, inoltre, non hanno limiti in termini di spazio (cosa che non vale per gli SMS, che devono rimanere entro i 160 caratteri, spazi inclusi).